Il progetto “Anch’io mi metto in moto“ ha voluto rappresentare, per le persone con disabilità che più di altri hanno subito un periodo di forzato isolamento dovuto alle restrizione in seguito alla pandemia da Covid19, un esempio per una trasformazione dei comportamenti sociali dopo i mesi che tutti hanno vissuto. L’inizio di una riapertura all’esterno e una nuova socializzazione. Un segnale di rinascita sociale e civile per tutti.
Sul circuito protetto denominato “Vigilandia” nel Parco di San Salvi alcune moto con sidecar li hanno ospitato per condurli all’interno del percorso stradale dell’area protetta.
Ha collaborato fattivamente al progetto il CMEF ( Club Moto d’Epoca Fiorentino) mentre il Sindaco del Comune di Firenze ha concesso il proprio Patrocinio all’iniziativa. Hanno concesso la collaborazione la Misericordia di Varlungo, la sezione Cultura dll’ ASI ( Automotoclub Storico Italiano) il Comitato provinciale di AICS di Firenze e il Consiglio del Q2.